lunedì 25 giugno 2012

Comunicazione Pilota HQ








-          SR-71B  a Dog-Wolf
-          Dog-Wolf avanti
-          Sto sorvolando in quota posizione  UTM 32 T 0701917 5182107 avvistamento piccoli gruppi in movimento non ben identificati passo
-          Riesci a scendere di quota per avere una visione più chiara passo
-          Assolutamente no il rischio di impatto è troppo elevato passo
-          Riesci a capire se sono civili o reparti militari passo
-          No passo
-          Identifichi persone o/e mezzi passo
-          No solo persone passo
-          Riesci a fotografare la zona passo
-          Ok Roger provvedo e cerco di inviarle appena le onde EMS saranno di nuovo attive passo
-          Ok ricevuto SR-71B passo

domenica 24 giugno 2012

L’ immortale Samurai




Siamo entrati nella luna boschiva di ENDOR attraverso una radura oltrepassando da sotto un ponte, abbiamo notato un andirivieni di persone a prima vista sembrano dissidenti del III Reich i quali hanno creato una nuova forza denominata HYDRA. Abbiamo visto che a capo di questa nuova organizzazione c’ è il famigerato RED SKULL il quale è riuscito ad impossessarsi dell’ energia TESSERACT. Abbiamo inviato in avanscorperta due dei nostri migliori uomini del Ghost Team i quali ci hanno riferito di aver notato adagiato su una specie di lettino da sala operatoria un essere coperto da un telo bianco. Sollevando tale telo abbiamo verificato la presenza di un uomo dalle sembianze di un antico samurai apparentemente in uno stato comatoso/vegetativo; non abbiamo ulteriori dettagli in quanto il rischio di venire scoperti è elevato. Siamo riusciti a recuperare un involucro particolare, non sappiamo cosa esso sia e/o cosa contenga ma dai discorsi intercettati pare che si tratti di un manoscritto antico. Purtroppo non abbiamo ulteriori specifiche in quanto abbiamo dovuto ripiegare prima di venire scoperti. Appena riusciremo a trovare un’ ingresso attraverso un “WORMHOLE” cercheremo di farvi recapitare tale oggetto. Sicuramente è prezioso in quanto ci stanno dando la caccia per riaverlo
Fatene buon uso!!!!

venerdì 15 giugno 2012

Intervista al CDR Ton “Mazinga” Jones



Per la missione Quantum Leap è stato scelto il pilota CDR Ton Jones, pilota di grande esperienza il quale è stato impegnato in tutti i teatri di guerra negli ultimi 15 anni

G. – Salve scusi una domanda prima di tutto,  a cosa è dovuto il suo sopranome Mazinga
Jones – alla mia statura in quanto sono alto più di due metri e normalmente è difficile trovare uno della mia stazza in un jet; difatti ho qualche problema di spazio nei cockpit di vecchia generazione
G. – Lei è stato scelto per la sua esperienza e capacità per portare a termine la missione Quantum Leap ma come mai avete deciso di utilizzare un jet dato come l’ F104?
Jones – Semplicemente perché è l’ unico jet che ha una forma come un razzo e grazie alla sua forma riusciamo ad ottenere, grazie a degli aggiornamenti una velocità orbitale
G.- Ovvero cosa intende?
Jones - E' un po' complicato da spiegare in poche parole ma ci provo...
Lo shuttle deve immettersi su un'orbita e per farlo deve raggiungere quella quota e quando la raggiunge deve avere una velocità che sia quella di quella specifica orbita. Fissata una quota la minima velocità necessaria è quella di un'orbita circolare il chè significa che deve avere una velocità orizzontale (sarebbe meglio dire tangenziale) che sia chiama prima velocità cosmica. Dipende dalla quota ma è di circa 8km/s.
Il problema è che volare come un aereo è possibile solo a quote piuttosto basse dove l'aria è abbastanza densa. I normali jet non vanno poi tanto in alto, considerando che aerei come U-2 o SR-71 raggiungevano rispettivamente 20000 e 25000 metri di quota,(e sono tangenze fuori dal comune), ma per arrivare in orbita bisogna arrivare a quote dell'ordine delle centinaia di chilometri.
Inoltre per raggiungere la velocità orbitale di circa 8km/s è vantaggioso passare il minore tempo possibile nell'atmosfera densa e raggiungere il più rapidamente possibile gli strati più alti e meno densi per ridurre la resistenza aerodinamica.
Sistemi che funzionano come sicuramente lei intende  (più o meno perchè non è detto che non decollino verticalmente) sono stati pensati e si chiamano SSTO(single stage to orbit). Il problema è che non sono ancora pienamente realizzabili. Un problema da risolvere è quello dei motori perchè i motori a razzo sono un tipo di propulsori assai inefficienti in atmosfera, sarebbe molto meglio usare motori jet che hanno il notevolissimo vantaggio di usare l'ossigeno presente nell'aria così non è necessario portarselo appresso in serbatoi(tutto peso in più) peccato che oltre una certa quota questi non possono più funzionare perchè di ossigeno ce n'è sempre meno. Ma non si può neppure portarsi dietro diversi tipi di motori da usare in fasi diverse del volo perchè una volta spenti diventano un "peso morto". La soluzione la stanno cercando in motori che si adattino alle diverse situazioni e siano in grado di essere "air-breathing"(cioè che "respirano aria") finchè c'è aria e poi funzionino come motori a razzo, ma farli non è cosa tanto semplice...
Altro aspetto importante e da non dimenticare è che serve molto propellente che bisogna portarsi appresso, infatti al momento del lancio lo Shuttle è collegato ad un enorme serbatoio esterno di colore arancione quindi quando lo immagini decollare e guadagnare quota come un aereo dovresti immaginartelo con un serbatoio del genere, il cui peso aggiunto a quello dello shuttle potrebbe essere troppo per la superficie alare molto limitata dello shuttle e fare ali più grandi significherebbe aumentare ancora il peso, costi e complessità perchè oltre alle normali problematiche strutturali bisogna ricordarsi che le superfici dello shuttle devono essere protette termicamente.
G. – Quindi l’ F104 è adatto a tale scopo
Jones – Certamente ma soprattutto pur non essendo maneggevole in virata come i jet di nuova generazione tipo “Hornet” la sua particolare forma e soprattutto l’ apertura alare ridotta permette una resistenza minimale al momento dell’ abbandono dell’ atmosfera
G. – E poi?
Jones – Mi spiace ma il resto è coperto da segreto militare non posso dare dettagli tecnici del velivolo
G. – Se è possibile chiedere ma la sua missione quale sará effettivamente, mi scusi ma non riesco a capire come viaggiare con un F104 possa in qualche modo essere risolutivo alla ristabilizzazione dell´ordine quantico
Jones – Mi scusi ma i dettagli sono TOP Secret, posso solo dirle che con l´elevata velocitá con la quale  oltrapasseró i wormhole creeró delle turbolenze le quali fungeranno da conduttori per le radiazioni EM; ma soprattutto il mio compito principale è quello di tenere i portali aperti in modo di dare la possibilitá al Team Ghost di raggiungere il punto α rendez-vous con il Team BAT.
G. – La domanda è lecita ma le possibilitá di riuscita della missione?
Jones – Non posso darle certi dettagli ma secondo un mio parere personale la vedo molto dura e sinceramente pur non volendomi sbilanciare non saprei dare una percentuale di riuscita
G. – Noto che anche lei usa un linguaggio come i politici dice niente e dice tutto allo stesso momento ma presumo che se i piani alti hanno scelto lei posso solo ipotizzare che tale missione sia molto piú complessa di quanto ci vuol fare credere
Jones – Questo lo dice Lei!
G. – Ok ma nel malaugurato caso che lei per ipotesi venga abbattuto ricordiamoci che si troverebbe nel bel mezzo di un teatro di guerra dove tutti sono contro tutti per avere la supremazia nel caos quantico e inoltre potrebbe avere un guasto al suo F104 quale sarebbe il piano B ovvero il suo salvataggio?
Jones – Ho piena fiducia nei miei mezzi e conoscenze…….
G. Capisco perfettamente quello che vuole dire ma sappiamo tutti che il diavolo fa le pentole e non i coperchi, parlo di situazioni che non sono controllabili da parte sua
Jones – Be´in questo caso il piano B che lei tira in ballo è rappresentato dal Team BAT il quale è preparato ad affrontare qualsiasi situazione e/o missione che gli verrá affidata ed in questo caso  il mio recupero in scenario di guerra
G. Ha pienamente fiducia in questo Team denominato BAT
Jones – Certo che si, li ho visti all´opera e posso garantirle che è il meglio  in assoluto in fatto di operativitá che possa offrire i nostri reparti speciali ma ora mi scusi non voglio essere sgarbato ma siamo andati un pó oltre a quanto stabilito
G.- La ringrazio per il suo tempo che mi ha dedicato e comunque le auguro o meglio come dite voi in gergo in bocca al lupo
Jones – Crepi!!!!

giovedì 14 giugno 2012

Mina terrestre



Mina anticarro
Una mina terrestre è un ordigno esplosivo che viene posizionato sul terreno o sottoterra, e che esplode quando un veicolo o una persona vi passano sopra. Il termine viene generalmente usato per indicare ordigni progettati e prodotti a livello industriale (e quindi non per ordigni improvvisati).
Nella tattica moderna, le mine sono utilizzate per impedire l'accesso a determinate zone, per esempio per impedire al nemico di oltrepassare confini contesi o, più in generale, per limitarne i movimenti; lo scopo è quindi simile a quello del filo spinato.
Le mine terrestri in generale e le mine anti-uomo in particolare (vedi sotto) sono soggette a forti critiche da un punto di vista etico, poiché possono causare vittime civili e continuare a danneggiare la popolazione locale anche molto tempo dopo la fine di un conflitto. Secondo le fonti che osteggiano l'impiego di questo tipo di ordigno, per esempio, oltre 35000 persone in Cambogia hanno sofferto di mutilazione o sono decedute a causa delle mine anti-uomo molto tempo dopo la fine della guerra. La rimozione delle mine terrestri è un'attività pericolosa, costosa e richiede tempi molto lunghi, e un terreno minato può risultare non percorribile (e quindi non coltivabile o in generale non utilizzabile) per decenni, specialmente nei paesi poveri che non hanno i mezzi per portare a termine lo sminamento. Per questi motivi, i sostenitori dell'abolizione delle mine anti-uomo hanno a lungo fatto pressioni sui governi nazionali affinché ne vietassero definitivamente la costruzione. Oggi la maggior parte delle nazioni del mondo ha ufficialmente acconsentito a mettere al bando le mine anti-uomo.
I sostenitori delle mine anti-uomo sostengono talvolta che esse sono una componente essenziale della guerra moderna e svolgono un compito fondamentale per proteggere le truppe e come moltiplicatore di forze (ovvero per consentire a un esercito ben organizzato che le usa in modo efficiente di avere la meglio nei confronti di forze altrimenti soverchianti).

Storia

Il concetto generale delle mine terrestri ha certamente una lunga storia. Secondo alcune fonti, ordigni esplosivi terrestri erano usati già nel III secolo Zhuge Liang del Regno di Shu (Cina). Un concetto simile (pur senza l'uso di esplosivi) era applicato dai Romani, che utilizzavano buche camuffate e armate con picche; lo stesso tipo di trappola era usata anche nel Medioevo in Europa.
Nel XVIII secolo, in Europa, si seppellivano ordigni esplosivi coperti con ghiaia o frammenti di metallo; in francese questo tipo primitivo di mina terrestre non industriale era chiamata fougasse. La fougasse fu usata anche durante la Rivoluzione Americana e la Guerra di secessione americana.
Le prime mine terrestri moderne, costruite a livello industriale ed equipaggiate con esplosivi ad alto potenziale, apparvero nella Germania Imperiale intorno al 1912, e furono poi impiegate da quasi tutti gli eserciti della prima guerra mondiale (la battaglia di Passchendale si aprì proprio con la deflagrazione di mine terrestri). Già durante la Grande Guerra gli inglesi iniziarono a costruire anche mine che contenevano gas velenoso invece di esplosivo; questo tipo di ordigno fu usato dall'Unione Sovietica fino agli anni ottanta, ed è noto che gli Stati Uniti negli anni cinquanta condussero esperimenti su questo tipo di armamento.
Fra i tipi più moderni di mine terrestri si possono contare anche le mine nucleari, come quelle sviluppate nel Regno Unito dal progetto Blue Peacock. Di questo genere di mine esistono anche varianti per l'uso nella guerra navale.

Caratteristiche tecniche

Meccanismi di detonazione

La detonazione delle mine terrestri può essere basata su numerosi principi: la pressione, la rilevazione di movimento, suono o vibrazioni, fino all'uso di campi magnetici. Le mine anti-uomo in genere sono regolate per detonare in seguito alla pressione di un piede; quelle anti-veicolo sono più spesso basate su meccanismi di detonazione magnetici, che possono essere attivati anche da un veicolo che transiti nelle vicinanze della mina senza passarvi direttamente sopra. Le mine più moderne sono talvolta in grado di distinguere veicoli amici o nemici.
Nella maggior parte dei casi, le mine sono progettate anche per detonare se toccate direttamente, allo scopo di rendere più difficile il loro disinnesco.
Alcune mine moderne usate dall'esercito degli Stati Uniti e altre forze armate sono dotate di un meccanismo di autodistruzione che porta alla detonazione automatica dopo un determinato numero di ore, giorni, settimane o mesi, allo scopo di ridurre il pericolo per i civili a conflitto terminato. A oggi, tuttavia, questo tipo di meccanismo non viene generalmente considerato affidabile. La maggior parte delle mine che sono state usate storicamente (e quindi anche la maggior parte di quelle ancora inesplose in varie regioni del mondo) non ha questa caratteristica.

Tipi di mine

Mine anti-carro

Le mine anti-carro hanno lo scopo di distruggere o danneggiare carri armati e altri veicoli impedendone il movimento. In genere sono più grandi e più potenti delle mine anti-uomo e la detonazione, se basata su pressione, richiede almeno una pressione di un centinaio di chili. In media una mina anti-carro pesa 9 kg e contiene circa 5 kg di esplosivo.

Mine anti-uomo

Esistono numerosi tipi di mine anti-uomo. In media contengono circa 0,5 kg di esplosivo. Alcune classi generali sono descritte di seguito. L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti in carica nonché premio Nobel per la pace Barack Obama ha deciso di non firmare il trattato internazionale che vieta le mine anti-uomo, la loro vendita e il loro uso. Il "Mine Ban Treaty"[1], entrato in vigore il primo marzo del 1999, vieta l'utilizzo, la vendita e la produzione di mine antiuomo e prevede che i paesi firmatari si impegnino in 4 anni a distruggere il loro stock di mine ed a bonificare le area minate entro 10 km dalle loro frontiere. Alla data del 15 giugno 2000 è stato siglato da 133 paesi in tutto il mondo, ma non dagli USA, Russia, Cina e India.
Le mine antiuomo hanno causato 5.197 morti lo scorso anno, un terzo dei quali bambini, stando alle stime diffuse dall'Icbl, organizzazione non governativa vincitrice del premio Nobel per la pace nel 1997. Steve Goose, direttore dell'Arms Division of Human Rights Watch, ha fatto sapere che gli Stati Uniti, in ogni caso, si attengono di fatto alle regole del trattato, avendo smesso di usare le mine antiuomo dalla Guerra del Golfo del 1991, avendo smesso di esportarle dal 1992 e avendone sospeso la produzione dal 1997.
Mine a esplosione
Il tipo più semplice di mina anti-uomo è progettato per detonare su pressione, e danneggiare o uccidere un uomo attraverso la semplice onda d'urto dell'esplosione. L'onda d'urto applica una forte pressione verso l'alto che danneggerà in modo più o meno grave (in funzione della potenza dell'esplosivo e del tipo di terreno in cui la mina è sepolta) le ossa e i tessuti dei piedi e delle gambe della vittima. A questo danno principale si aggiungeranno quelli secondari provocati dal terreno e dai sassi scagliati verso l'alto dall'esplosione. La mutilazione, con perdita del piede o addirittura di entrambi gli arti, è uno dei danni più frequenti con questo tipo di mina.
Mine a frammentazione
Le mine a frammentazione aggiungono all'esplosione la proiezione di frammenti di metallo o proiettili di altro genere. Queste mine sono in grado di danneggiare non soltanto la vittima principale, ma anche altri individui nelle vicinanze (in alcuni casi fino ad alcune centinaia di metri).
Mine saltanti
Una mina saltante viene interrata all'interno di una sorta di piccolo mortaio. Quando attivata, il corpo principale della mina viene sparato verso l'alto ed esplode solo dopo aver raggiunto una certa altezza sopra il suolo (di solito 1 o 2 metri), in modo da poter causare danni (per esempio attraverso il rilascio di proiettili, vedi sopra) in un raggio più ampio, ma nel caso il corpo sparato non riuscisse a raggiungere tale altezza (ad esempio colpendo la persona che l'ha azionata), essa esplode dopo un certo lasso di tempo in genere 1 o 2 secondi.
Mine balzanti o a rilascio di pressione
Una mina balzante viene interrata, e si attiva appena un peso gli sale sopra. L'esplosione avviene appena il peso si stacca dalla mina. Una volta che il peso ha attivato la mina, non c'è modo di disinnescarla. Questo tipo di mina è stato descritto nel film "No man's Land".

Uso tattico delle mine

Nella guerra moderna, i campi minati sono considerati un'arma difensiva, utilizzata per proteggere determinati confini o rallentare l'avanzata nemica. Esse hanno tuttavia anche impieghi essenzialmente offensivi se usate per costringere le forze nemiche a scegliere un determinato percorso per esempio per tender loro un'imboscata, o per ridurre il morale nemico causando danni imprevisti in modo casuale (in sostanza una tecnica che si avvicina alle comuni definizioni di guerriglia e terrorismo). Particolarmente rilevante è il concetto tattico di moltiplicatore di forze: una mina comunemente viene detta di Tipo 4 quando esplodendo ferisce (ma non uccide) un soldato. In tal caso, servono due compagni per evacuare il ferito e un quarto elemento di copertura, sicché un singolo ordigno mette temporaneamente fuori combattimento una squadra di quattro uomini. A volte un cecchino si apposta e quando viene ferito il primo uomo aspetta l'arrivo dell'aiuto da parte dei suoi compagni per fare fuoco su ferito e soccorritori, questa tattica fu sviluppata nella prima guerra mondiale con le tagliole al posto delle mine.
Un aspetto tattico rilevante nell'uso delle mine riguarda evidentemente la possibilità, da parte delle forze in campo, di sminare in modo efficiente e rapido. Se il nemico dispone di genieri e tecnologie in grado di portare a termine lo sminamento, i campi minati sono efficaci solo se protetti da una copertura di fuoco.


Un cartello di avvertimento scritto in croato posto davanti ad un campo minato. Il testo dice: «non attraversare: su quest'area c'è grande pericolo di mine».
I campi minati sono spesso segnalati esplicitamente da chi depone le mine, se lo scopo del campo minato è di agire come deterrente per l'attraversamento di determinate zone (come il filo spinato). In tal caso, le segnalazioni proteggono le forze amiche. Ovviamente, non è inconsueto l'uso di segnalazioni fittizie a scopo proprio di deterrente. Creare campi minati senza marcarli e tenere traccia della loro posizione è considerato illegale dalle convenzioni internazionali.

Sminamento


Sminatore al lavoro
Da un punto di vista tattico, la difficoltà di disinnesco di una mina è un elemento essenziale. La maggior parte delle mine sono progettate per esplodere se toccate direttamente; inoltre vengono generalmente realizzate usando un'alta percentuale di materiali plastici (non metallici) allo scopo di eludere la rilevazione da parte dei metal detector.
Per questi motivi, la pratica dello sminamento (specialmente nel caso delle mine anti-uomo) è complessa, pericolosa, e richiede attrezzature specifiche.

Ricerca delle mine

A seconda del tipo di mina di cui si sospetta la presenza, la ricerca può essere svolta in diversi modi. La tecnica più semplice ed economica (e anche la più pericolosa) consiste nel procedere strisciando sul terreno e usare "sonde" di vario genere (al limite anche semplici bastoni), spinte delicatamente nel terreno, per rilevare l'eventuale presenza di oggetti solidi.
Gli ingegneri da campo possono utilizzare strumenti e tecniche specifiche di molti generi. Speciali scarpe dotate di cuscinetti possono essere usate per camminare esercitando una pressione molto ridotta sul suolo. I metal detector possono essere utili per lo meno per la ricerca di mine con prevalenza di parti metalliche, anche se non sono in grado di distinguere le mine stesse da altri oggetti di materiale e massa simili. Si possono impiegare anche cani addestrati a rilevare sostanze chimiche come la dinamite. Di introduzione più recente è l'uso di roditori come i ratti, che essendo più leggeri riducono il pericolo di detonazione accidentale degli ordigni; questa tecnica è stata per esempio adottata dalla ONG APOPO, che ha partecipato allo sminamento del Mozambico dopo la guerra civile. Fra le tecniche più avanzate si può citare la semina di fiori geneticamente modificati che acquisiscono particolari colori se nel terreno circostante ci sono tracce di determinate sostanze.

Disinnesco delle mine

Alcuni tipi di mine possono essere disinnescate manualmente. Altre tecniche consistono nel farle brillare: in quest'ultimo caso si possono usare altri esplosivi, speciali veicoli corazzati, o un vero e proprio bombardamento di artiglieria.

L'abolizione delle mine terrestri


Cartello che indica pericolo mine
Le mine terrestri, specialmente anti-uomo, sono state oggetto di un lungo dibattito etico a livello internazionale a causa del pericolo che rappresentano per i civili anche dopo la fine del conflitto in cui vengono impiegate. Numerose organizzazioni non governative di tutto il mondo hanno lanciato campagne su vasta scala per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti dell'uso di questo tipo di armamenti. Molte di queste campagne hanno enfatizzato i danni subiti da nazioni povere, come Cambogia e Afghanistan, che non sono dotate di mezzi sufficienti a procedere a uno sminamento sistematico, e in cui la presenza di vasti territori minati, oltre a causare vittime umane, contribuisce ad acuire situazioni di crisi sociale ed economica già rilevanti. Alcuni casi particolari di uso di mine sono stati spesso citati anche perché di impatto psicologico certamente notevole; un esempio tipico sono le cosiddette mine farfalla usate dall'esercito sovietico in Afghanistan: progettate con una forma aerodinamicamente adatta a rallentarne la velocità di caduta una volta sganciate dagli elicotteri, hanno un aspetto curioso e sembrano simili a giocattoli. Dalla popolazione locale vengono gergalmente definite "pappagalli verdi", per via della loro forma e del loro colore. In più, tali mine hanno la particolarità di non esplodere ai primi urti, ma dopo un certo numero di manipolazioni; in tal modo i bambini, ignari, le portano a vedere ai loro amichetti, coinvolgendoli inconsapevolente nella tragedia dell'improvvisa esplosione. Quest'ultima causa in genere cecità, mutilazioni agli arti superiori, ustioni e distruzione del viso dei bambini.
L'appello portato avanti da questi movimenti è stato gradualmente accolto dalla maggior parte dei governi nazionali. Divieti relativi alle mine sono entrati, tra l'altro, nella Convenzione di Ginevra del 1980 sull'uso di determinati tipi di armi convenzionali.
Una delle campagne più celebri e di successo in questo senso fu la Campagna Internazionale per il Bando delle Mine Antiuomo (acronimo inglese: ICBL). Appoggiata anche da diversi governi nazionali (in particolare, quello canadese), la campagna ha portato alla definizione del Trattato di Ottawa (1994), che vieta l'uso, l'immagazzinamento, la produzione e la vendita di mine anti-uomo, e che è stato in seguito firmato dalla maggior parte delle nazioni del mondo. Nel 1997, il leader della ICBL, Jody Williams, vinse il Premio Nobel per la Pace per gli sforzi devoluti a questa causa. Fra i paesi che non hanno aderito al trattato si possono citare Stati Uniti, Israele, Finlandia, Russia, Cina, India, e Corea del Nord. Alcune di queste nazioni non hanno aderito per motivi specifici e hanno formulato impegni alternativi, che pongono restrizioni all'uso delle mine terrestri anti-uomo senza abolirle del tutto. Gli Stati Uniti, per esempio, hanno dichiarato che i campi minati svolgono un ruolo insostituibile per conservare l'efficacia della zona smilitarizzata che divide la Corea del Sud dalla Corea del Nord, e hanno formulato una propria regolamentazione che ammette l'uso di mine in quel contesto.
Un effetto simile a quello delle mine antiuomo è generato dalle bombe a frammentazione. Gli ordigni sono fatti esplodere in aria prima che arrivino a impattare con il suolo, e la loro balistica è oggetto di ricerche per massimizzare la gittata del colpo e l'efficacia di frantumazione delle schegge. Le schegge mantengono il loro carico esplosivo per anni, e come le mine antiuomo sono difficili da rintracciare, e pericolose per i civili che vi vengono a contatto. Una bomba a frammentazione può generarne a migliaia e non è oggetto di divieti di produzione, commercializzazione o stoccaggio.