SNIPER/CECCHINO
Un
tiratore scelto, o
cecchino, è un
soldato addestrato ed equipaggiato per colpire con precisione bersagli molto distanti. In ambito militare un tiratore scelto è fornito di un
fucile ad alto potenziale con un mirino telescopico (
fucile di precisione), che gli permette di identificare bersagli a distanze dell'ordine di svariate centinaia, se non migliaia di
metri, la dotazione prevede spesso anche pistola, pugnale, ed altre armi di supporto quali C4 o puntatori per coordinamento attacchi guidati. I cecchini vengono addestrati in arti militari come il
camuffamento, la
ricognizione, l'infiltraggio e l'osservazione. I tiratori scelti diventano molto efficaci nelle
guerre urbane e nelle
giungle.
Il termine "cecchino"
Durante il
primo conflitto mondiale, nella
lingua italiana si diffuse l'uso del termine "cecchino", nato come termine per indicare i tiratori scelti austro-ungarici. Il termine "cecchino" deriva con tutta probabilità da
Cecco Beppe,
soprannome con cui era noto, fin dal periodo del
Regno Lombardo-Veneto, l'imperatore
Francesco Giuseppe I d'Asburgo. Il termine si diffuse per indicare i tiratori scelti appostati con evidente intento dispregiativo; la connotazione dispregiativa è poi andata persa con il tempo.
Un'altra versione sull'origine del nome prende spunto dal compito che i tiratori scelti dovevano portare avanti. Infatti il tiratore scelto era costretto a stare perennemente in "puntamento", ovvero mirare alle trincee nemiche attraverso il monocolo, chiudendo quindi l'altro occhio. L'immagine di un soldato costretto per dovere ad essere "guercio" ovvero "cieco" in un occhio, venne accolta con scaramantica ironia tra i commilitoni e fu così che questi micidiali soldati furono apostrofati dapprima come "ciechini" e poi, come attualmente è in uso, cecchini.
Addestramento e storia
Parte principale dell'addestramento di un tiratore è il perfetto uso del fucile di precisione, che è uno strumento di non facile uso e manutenzione - soprattutto a causa del peso - e le tecniche necessarie all'affinamento delle capacità di mira: quando possibile, il tiratore spara in posizione prona, sia per aumentare la stabilità del fucile, sia per diminuire la possibilità di farsi vedere dal nemico.
Altro sostanziale fattore nell'addestramento sono le tecniche di camuffamento: ad esempio, oggi i tiratori scelti usano per il combattimento nella vegetazione una particolare tuta, detta ghillie suit, composta da una serie di strisce di stoffa grigie, verdi e marroni, e il cui scopo è rappresentare un insieme di rami e foglie. L'utilizzo di questa tecnica risale alle guerre tra il governo inglese e i ribelli scozzesi del XVI secolo quando gli scozzesi la utilizzarono per agguati e attacchi di guerriglia ai danni delle Giubbe rosse, sfruttando la conformazione del terreno circostante. Tuttavia la ghille suite da sola non è sufficiente, per cui i tiratori scelti si addestrano a utilizzare fasci di erba e fogliame (legati attorno alla canna del fucile, sul cappello e sulla schiena) per confondersi e diventano esperti in particolari tecniche di movimento in posizione prona.
L'uso esteso dei tiratori scelti data dal primo conflitto mondiale, in cui soldati ben addestrati e dotati di particolari fucili modificati si appostavano nei pressi di passaggi obbligati, rendendo sanguinoso l'avanzamento di truppe nemiche. I cecchini erano particolarmente odiati dai soldati semplici: venivano infatti impiegati anche come arma psicologica, avendo anche la funzione di creare tensione e paura nelle file nemiche, come testimoniato daEmilio Lussu nella sua opera Un anno sull'Altipiano: «...Dovevamo essere prudenti ad ogni istante. Avevamo, di fronte, reparti di tiratori scelti che non sbagliavano un colpo. Tiravano raramente, ma sempre alla testa, con pallottole esplosive...».
L'utilizzo dei "cecchini" si è poi ampiamente diffuso con l'evolversi delle tecniche di combattimento, raggiungendo il culmine con la
guerra del Vietnam, dove entrambe le fazioni in lotta facevano largo uso di tiratori scelti. A contribuire alla fama dei tiratori scelti sono stati personaggi come
Carlos Hathcock che durante la guerra del Vietnam giunse a 93 uccisioni confermate, convincendo con i propri risultati il
Ministero della Difesa statunitense ad inserire almeno uno di questi soldati rigidamente addestrati e selezionati in ogni unità di
fanteriae ad istituire una scuola apposita per tiratori scelti che ancora oggi porta il suo nome.
Cecchino in guerra
Diverse nazioni hanno differenti dottrine militari riguardo ai cecchini nelle unità militari, attrezzature e tattiche. Generalmente, in guerra lo scopo del cecchino è ridurre la capacità al combattimento del nemico, colpendo un piccolo numero di bersagli di grande importanza come gli ufficiali (per tagliare la catena di comando), gli addetti alla radio (per isolare l'unità nemica), i serventi delle mitragliatrici (per ridurre la capacità di fuoco).
Le dottrine della Russia Sovietica includevano squadre di cecchini che possono essere chiamate sharp shooters (tiratori precisi) o designated riflemen (tiratori scelti) in altre dottrine. I cecchini militari delle forze armatestatunitensi e britanniche, e altre nazioni che adottano le loro dottrine, sono schierati in una squadra di due uomini, un cecchino e un osservatore, detta sniper team. Il primo uomo è il tiratore (sniper), che ha il compito di sparare con il fucile di precisione; mentre il secondo uomo è l'osservatore (spotter) che utilizza un binocolo per osservare l'effetto del tiro e dare eventuali correzioni sulla traiettoria, oltre a fornire informazioni tattiche come la distanza dal bersaglio e a tenere le comunicazioni radio. Spesso è comune tra il cecchino e l'osservatore tenere a turno il fucile per ridurre la fatica.
Le tipiche missioni di un cecchino includono: ricognizione e sorveglianza, anti-cecchino, uccisione di comandanti nemici, selezione obiettivi di opportunità e anche missioni contro materiali (distruzione di equipaggiamenti militari). Recentemente i cecchini hanno dimostrato in modo crescente di essere utili alle forze statunitensi e britanniche durante le guerre in
Iraq e
Afghanistan nel ruolo di fuoco d'appoggio per coprire i movimenti della fanteria, specialmente in aree urbane.
Curiosità
.La diffusa credenza che accendere tre sigarette con un solo fiammifero porti sfortuna è nata nella Prima guerra mondiale; si dava infatti ad un eventuale cecchino il tempo di accorgersi della presenza del nemico (prima sigaretta), aggiustare la mira (seconda sigaretta) e sparare (terza sigaretta);
.Altra credenza derivata dalla Grande Guerra legata alle sigarette, è quella che se si fuma di notte e si è all'interno del suo raggio di tiro, il cecchino individua il bersaglio anche a notevole distanza.
.L'attuale record di tiro con fucile M-82 in condizioni di tiro favorevoli appartiene ad un operatore Italiano di nome Charlie (A.S.A.) ed è di 2280 mt. Fonte Esercito Italiano
.L'attuale record mondiale di uccisione con distanza maggiore è 2475 metri, compiuto da Craig Harrison (Caporale dell'Esercito Inglese). Il tiro è avvenuto nel Novembre 2009 in Afghanistan, utilizzando un fucile L115-A3 (Designazione militare dell'Artic Warfare Magnum) calibro .338 Lapua Magnum. Harrison ha sparato tre proiettili, uccidendo 2 talebani e mettendo fuori uso una mitragliatrice.
.Il precedente record era di 2430 metri (7,572 piedi), compiuto da un cecchino Canadese, il caporale
Rob Furlong, del terzo battaglione Canadese Principessa Patrizia di fanteria leggera (Princess Patricia's Canadian Light Infantry) (3PPCLI), sempre durante la guerra in
Afganistan, usando un fucile (12.7mm) McMillan TAC-50 calibro .50BMG.
.Si calcola che il proiettile ha avuto un tempo di volo di ≈ 4.5 secondi e una flessione di ≈ 70 metri (230 piedi).
.Famosissimo e molto duraturo è stato il record del Sergente del Corpo dei Marines U.S.A.
Carlos Hathcock, ottenuto durante la
guerra del Vietnam, a una distanza di 2250 metri con una mitragliatrice Browning M2 da lui opportunamente modificata.