sabato 28 gennaio 2012

RECUPERO TATTICO

CORSO AVANZATO GESTIONE RECUPERO TATTICO
ARGOMENTO:
RICHIESTA EVACUAZIONE MEDICA
OBIETTIVO
INSEGNARE AI SOLDATI ASSEGNATI ALLA 1°MER (MEDICAVAL EVALUATION & RESCUE)
A RICHIEDERE UN'EVACUAZIONE MEDICA DI UN FERITO IN TEATRO OPERATIVO.

 FONDAMENTI del CORSO:
Dare un ordine di richiesta evacuazione medica, gestire una situazione di recupero
pazienti, usare sistemi di comunicazioni, imparare le istruzioni su come richiedere
un'evacuazione medica (MEDEVAC), utilizzo del formato di richiesta (9 linee).

RICHIESTA EVACUAZIONE MEDICA
FORMATO MESSAGGIO 9 LINEE
• LINEA 1 Zona di recupero
• Si richiede di indicare la posizione GPS precisa del luogo del recupero.
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 2 Nome squadra, canale radio,
1° in comando.
• Le richieste di MedEvac andranno sempre effettuate sul canale X.
La squadra poi dovrà tornare sul proprio canale comunicato al Centro MedEvac.
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 3 Numero pazienti e precedenza
• Le richieste dovranno essere eseguite con le seguenti precedenze:
URGENTE (evacuazione entro 2h)
PRIORITARIA (evacuazione entro 4h)
ROUTINE (non urgente-entro 24h)
IMMETAC (evacuazione tattica immediata – si richiede quando la situazione non è urgente ma può mettere a rischio la riuscita della missione)
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 4 Richiesta equip. speciale
• La squadra sul campo potrà richiedere equipaggiamenti speciali per il recupero:
NESSUNO
CESTELLO
JUNGLE PENETRETOR
KIT ESTRICAZIONE
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 5 Numeri Pazienti e tipo
• Al fine del recupero e trasporto aereo, I pazienti si dividono in due tipi:
LETTIGA
SEDUTO
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 6 Sicurezza della zona
• ALPHA (zona sicura, no ostili)
• BRAVO (possibili ostili in zona, no ingaggi)
• CHARLIE (ostili nell'area, approccio con cautela, no ingaggi)
• DELTA (ostili in area, ingaggi, scorta armata richiesta)
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 7 Metodo di segnalazione area
• SMOKE&COLOUR (FUMOGENO COLORATO – GIORNO)
• LIGHT (CYALUME – NOTTE)
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 8 Nazionalità e stato del paziente
• MIL-ITA (militare italiano)
• NON MIL-ITA (militare non italiano)
• CIV-ITA (civile italiano)
• NON CIV-ITA (civile non italiano)
• PRIGIONIERO
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

• LINEA 9 Pericolo NBC
>NUCLEARE
>BATTERIOLOGICO
>CHIMICO
NOTA: Se le info MedEvac non sono trasmesse su comunicazione sicura, vanno codificate.

RIEPILOGOFORMATO MESSAGGIO 9 LINEE
> Linea 1 : Coordinate di recupero
> Linea 2 : Nome Team, Canale Radio, 1° in comando
> Linea 3 : Numero pazienti e precedenza
> Linea 4 : Richiesta equipaggiamento. Speciale
> Linea 5 : Numero pazienti e tipo
> Linea 6 : Sicurezza della zona
> Linea 7 : Metodo di segnalazione zona
> Linea 8 : Nazionalità e stato del paziente
> Linea 9 : Pericolo NBC

TRASMISSIONE RICHIESTA MEDEVAC
A) Contattare il centro MedEvac sul canale radio prestabilito.
1) Assicurarsi di aver contattato il centro comando corretto
2) Utilizzare il proprio nome squadra per identificarsi e fornire il canale di squadra.
3) Per contattare il centro MedEvac utilizzare la formula “Attenzione Richiesta MedEvac”attendere 3-5 sec. Se non ci sarà risposta ripetere la frase.

B) Trasmettere le informazioni MedEvac nella giusta sequenza.
1) tutta la sequenza dovrà essere comunicata senza interruzioni in max 30 secondi.

ESEMPIO DI COMUNICAZIONE
Il Team Leader si porta sul canale predisposto
• “Dog Wolf qui è BAT 00 passo”
• “HQ Dog Wolf in ascolto, passo”
• “Dog Wolf, qui è BAT 00. Abbiamo una richiesta di MedEvac, passo”
• “Linea 1.Uniform Tango Mike 123456 November 123456. Stop”
• “Linea 2. Squadra BAT 00, LPD 00, Nome Team Leader.Stop”
• “Linea 3. 2 Urgente.Stop”
• “Linea 4. Cestello, Stop”
• “Linea 5. 2 Lettiga. Stop”
• “Linea 6. Charlie. Stop”
• “Linea 7. Smoke rosso. Stop”
• “Linea 8. Civ Non-Ita. Stop”
• (“Linea 9. Chimica. Stop” ) “Richiedo conferma ricezione”
• “BAT 00 , qui Dog Wolf, ricezioni confermata”
• “MedEvac disponibile in XXXX – tempo -”
• “BAT 00 ricevuto, chiudo”

giovedì 5 gennaio 2012

Soccorso vitale al traumatizzato

Il Supporto Vitale di base al Traumatizzato, abbreviato anche con SVT (in inglese
BTLS, Basic Trauma Life Support o PTC, Pre-hospital Trauma Care), è un protocollo di
soccorso finalizzato al primo trattamento di infortunati che hanno subito un trauma, cioè un
evento causato da una considerevole quantità di energia che agisce sull'organismo
provocandone danni. Questo tipo di soccorso è quindi rivolto non solo ad infortunati che
hanno subito ad esempio incidenti stradali, ma anche a persone annegate, folgorate,
ustionate, o che hanno subito ferite da arma, poiché in tutti questi casi le lesioni sono
provocate dalla dissipazione di energia sul corpo. Si parla di politrauma nel caso in cui una
persona abbia subito traumi a più di un apparato. Anche se una persona ha tutti e quattro
gli arti rotti, ma la cute non è lesa e non vi sono lesioni a vasi o nervi, non si tratta quindi di
politrauma.
È di grande importanza il tempo che intercorre tra l'evento del trauma e il soccorso, poiché
minore è l'intervallo di tempo e maggiore è la possibilità che la persona traumatizzata
possa sopravvivere. L'SVT fa proprio il concetto della golden hour (ora d'oro),
sottolineando come il tempo tra l'evento e la centralizzazione presso un "trauma center"
non debba essere superiore ai 60 minuti, limite oltre il quale si ha una netta caduta delle
possibilità di out-come positivo.
Dinamica del trauma
Esistono degli elementi predittivi che indicano una ipotetica maggior gravità del trauma
(Elementi di Dinamica Maggiore) ai quali è quindi associato un codice di massima priorità.
I principali elementi di Dinamica Maggiore sono:
· l'età del paziente: minore di 5 anni e maggiore di 55;
· la violenza dell'impatto: uno scontro frontale o l'eiezione di una persona fuori
dall'abitacolo;
· lo scontro tra mezzi di dimensioni opposte: bicicletta/camion, auto/pedone,
auto/moto;
· persone decedute sullo stesso veicolo;
· Estricazione complessa (tempo di estricazione superiore ai venti minuti)
· Caduta da altezze maggiori di 3 metri.
In altri casi di traumi (folgorazione, ustione, annegamento, ferite d'arma) la priorità è
tipicamente massima, vista la complessità e la pericolosità delle forze fisiche coinvolte.
Danni primari e secondari
Il danno che viene causato direttamente dal trauma è chiamato danno primario. Ad
esempio in un incidente stradale i danni primari che può subire una persona possono
essere la rottura di ossa e legamenti. I danni secondari sono quelli che il paziente riporta a
seguito di un trauma; infatti l'energia del trauma (cinetica, termica, ecc...) agisce anche agli
organi interni e può procurare danni più o meno gravi. I danni secondari più frequenti
possono essere l'ipossia (mancanza di ossigeno), l'ipotensione (abbassamento della
pressione arteriosa dovuta all'instaurarsi si uno stato di shock), l'ipercapnia (aumento
dell'anidride carbonica nel sangue) e l'ipotermia (abbassamento della temperatura
corporea).
Catena della sopravvivenza
In caso di trauma esiste una procedura che serve per coordinare le azioni di soccorso,
chiamata catena di sopravvivenza del traumatizzato, che si divide in cinque fasi principali:
· chiamata di emergenza: allertamento precoce tramite numero d'emergenza (in Italia
118);
· triage effettuato per valutare la gravità dell'evento e il numero delle persone
coinvolte;
· SVT precoce;
· Centralizzazione precoce presso Trauma Center (Golden Hour);
· ALS precoce;
Squadra di soccorso
Una squadra che agisce su un SVT dovrebbe essere composta da almeno tre persone:
Capo Squadra, Primo Soccorritore e Autista Soccorritore. Lo schema seguente è
puramente ideale, in quanto l'equipaggio può variare a seconda dell'Organizzazione, della
legge regionale in materia di soccorso e del tipo di urgenza.
· Il Capo Squadra (detto anche con il termine inglese team leader) è in genere il
soccorritore con più esperienza o anzianità e gestisce e coordina le operazioni da
fare durante un servizio. Il capo squadra è inoltre colui che effettua tutte le
valutazioni. In una squadra in cui è presente un infermiere od un medico del 118 il
ruolo di caposquadra passa automaticamente a loro.
· L'Autista Soccorritore, oltre a guidare il mezzo di soccorso, si occupa della
sicurezza dello scenario ed aiuta gli altri soccorritori nelle manovre di
immobilizzazione. [2]:
· Il primo soccorritore (detto anche leader di manovra) si posizione alla testa del
paziente traumatizzato e ne immobilizza la testa tenendola in posizione neutra fino
al posizionamento sull'asse spinale. Nel caso in cui il paziente indossi un casco, il
primo soccorritore si occupa della rimozione, stando sempre e comunque alla testa.
Il Supporto Vitale al Traumatizzato
Il supporto vitale di base al traumatizzato parte dagli stessi principi del normale BLS. Il
BLS al traumatizzato prevede due valutazione: Primaria e Secondaria.
E' fondamentale l'immediata valutazione della Coscienza del traumatizzato, qualora
questa sia assente deve essere applicato immediatamente il protocollo BLS. Nel caso di
infortunati incarcerati è determinante una rapida valutazione delle Funzioni Vitali di Base
(ABC) che è necessaria per indirizzare l'equipe di soccorso verso un' estricazione rapida
(in caso di incoscienza o compromissione di una delle FV) o un'estricazione
convenzionale.
Strategie di approccio:
Stay & play vs Scoop & run: ad ogni paziente il suo.
Queste due strategie vanno scelte in base alle caratteristiche del paziente e della realtà
sanitaria locale; la strategia dello scoop & run va applicata a pazienti critici che non
gioverebbero di intervento, anche se medico e avanzato sul territorio ma necessitano di
ospedalizzazione immediata e trattamento. Tra le condizioni che necessita di Scoop&run
vi sono le ferite penetranti al tronco (torace, addome), radice degli arti e collo, ovvero siti
anatomici le cui ferite non sono comprimibili in modo efficace.
Valutazione primaria
Dopo aver effettuato la valutazione rapida ed una eventuale estricazione se necessario, si
esegue la valutazione primaria che è suddivisa in cinque punti: A, B, C, D ed E.
A - Airway and Spine Control (vie aeree e stabilizzazione del rachide cervicale)
Il Primo Soccorritore si posiziona alla testa stabilizzandola manualmente mente il Capo
Squadra applica il collare cervicale. Il capo squadra valuta lo stato di coscienza
chiamando la persona e stabilendo un contatto fisico, per esempio toccandole le spalle; se
lo stato di coscienza risulta alterato è fondamentale darne rapida comunicazione alla
Centrale Operativa 118. Sempre in questa fase il team leader scopre il torace del paziente
e controlla le vie aeree, posizionando se necessario una cannula oro-faringea. E'
importante somministrare sempre O2 ad alti flussi al traumatizzato.
B - Breathing (respirazione)
Se il paziente risulta incosciente, dopo aver allertato il 118, il capo squadra procede con la
manovra del GAS (Guardare, Ascoltare, Sentire) che serve per valutare se la persona
respira. In caso di respiro assente viene eseguito il classico BLS effettuando due
ventilazioni (possibilmente collegando il pallone autoespandibile alla bombola
dell'ossigeno facendola erogare ad alti flussi) e si passa poi alla fase C. Nel caso in cui il
respiro sia presente o nel caso in cui il paziente sia cosciente si posiziona la mascherina
somministrando ossigeno ad alti flussi e si esegue l'OPACS (Osservo, Palpo, Ascolto,
Conto, Saturimetro). Il capo squadra con questa manovra valuta diversi parametri del
paziente: infatti osserva e palpa il torace verificando che non vi siano avvallamenti o
anomalie, ascolta il respiro controllando che non vi siano gorgoglii o rumori, conta la
frequenza respiratoria ed usa il saturimetro per valutare l'ossigenazione nel sangue.
C - Circulation
In questa fase vengono valutati diversi parametri riguardanti la circolazione e il battito
cardiaco. Se il paziente nella fase B è incosciente e non respira - dopo avergli effettuato
due ventilazioni - si passa alla fase C che consiste nel controllo della presenza del polso
carotideo, posizionando due dita sulla carotide e contando fino a 10 secondi. Se non c'è
polso si passa alla rianimazione cardiopolmonare praticata nel BLS effettuando massaggi
cardiaci. Se c'è polso e non c'è respiro si assiste la respirazione effettuando circa 12
insufflazioni al minuto con il pallone autoespandibile collegato alla bombola dell'ossigeno
che eroga ad alti flussi. Se il polso carotideo risulta assenta la valutazione primaria si
ferma a questo punto.
Il paziente cosciente viene trattato in maniera differente. Viene valutata la pressione
arteriosa tramite lo sfigmomanometro e il polso radiale: se quest'ultimo risulta assenta
significa che la massima (sistolica) è minore di 80 mmHg. (Dal 2008 le fasi B e C sono
state unificate in un'unica manovra, per cui la verifica di presenza del polso carotideo è
contemporanea a quella del respiro)
D - Disability
In questa fase viene valutato lo stato neurologico della persona. I medici e gli infermieri
usano la Glasgow Coma Scale (Scala di Glasgow, chiamata anche GCS), mentre i
soccorritori usano la scala AVPU, che è più semplice e immediata. L'acronimo AVPU
significa Alert, Verbal, Pain, Unresponsive. Con alert si intende un paziente cosciente,
lucido e orientato; con verbal si intende un paziente semi-cosciente che risponde agli
stimoli vocali con bisbigli o a tratti; con pain si intende un paziente che risponde solo agli
stimoli dolorosi; con unresponsive si intende un paziente incosciente che non risponde a
nessun tipo di stimolo. Procedendo dalla A (alert) verso la U (unresponsive) lo stato di
gravità aumenta.
E - Exposure
In questa fase si valuta se il paziente ha riportato lesioni più o meno gravi. Il capo squadra
spoglia il paziente (tagliando i vestiti se necessario) e fa una valutazione dalla testa ai
piedi controllando eventuali lesioni o emorragie. I protocolli prevedono di controllare anche
i genitali, ma spesso non risulta possibile sia per volontà del paziente sia perché risulta più
semplice chiede al paziente se sente egli stesso dei dolori. La stessa cosa vale per quanto
riguarda la parte in cui andrebbero tagliati i vestiti; può capitare che il paziente sia
contrario e alcune volte gli stessi soccorritori decidono di non farlo se il paziente non
riporta dolori, muove bene gli arti e assicura di non aver subito colpi in una determinata
zona del proprio corpo. A seguito del controllo testa-piedi il paziente viene ricoperto con un
telo termico per evitare una possibile ipotermia.
Alla fine di questa fase, se il paziente è sempre stato cosciente, il team leader comunica
tutti i parametri dell'ABCDE alla centrale operativa del 118, la quale gli dirà che cosa fare e
in quale ospedale trasportare il paziente. Ogni qual volta che avvengono dei cambi
sostanziali nei parametri del paziente, il capo squadra deve comunicarli subito al 118.
Scoop and run o stay and play
Dopo aver completato la valutazione primaria ed aver avvertito il 118 delle condizioni, la
centrale operativa decide se far trasportare il paziente in ospedale oppure se inviare un
altro mezzo di soccorso come ad esempio un'automedica